lunedì 29 Aprile 2024

The Hobbit: un viaggio inaspettato

Nello stesso periodo dell’uscita nelle sale italiane del film di Peter Jackson Lo Hobbit, Un Viaggio Inaspettato, la LEGO presenta sul mercato italiano la sua personale versione, dedicata all'inizio del viaggio in questione: I nani Balin, Thorin, Dori, Nori, Ori, Gloin, Oin, Bifur, Bofur e Bombur si sono persi nel villaggio Hobbit dove si sono recati per chiedere l’aiuto di Bilbo Baggins prima di intraprendere il viaggio verso Erebor, la Montagna Solitaria. Il mago Gandalf, aiutato dagli unici tre nani che non hanno perso l’orientamento (Fili, Kili e Dwalin) devono trovare i dieci compagni dispersi, prima di partire per la loro avventura.

LEGO The Hobbit, An Unexpected Journey è l’ultimo gioco della vastissima serie di boardgame componibili con i famosissimi mattoncini della casa danese.

Vediamolo in dettaglio…

  • Titolo: The Hobbit: un viaggio inaspettato
  • Autore: Cephas Howard
  • Editore: LEGO
  • Genere: Memory
  • Numero Giocatori: 2 – 4
  • Durata: 15-25 min.
  • Dipendenza dalla lingua: Nessuna
  • Illustratori: Max Valembois

Nel recensire questo gioco abbiamo potuto contare sulla collaborazione di alcune piccole cavie umane (nessun maltrattamento, per carità!).
Il target di LEGO The Hobbit  è infatti quello dei bambini dai 7 anni in su e ci è dunque parso doveroso testare sul campo questo prodotto della casa editrice danese, provandolo con il pubblico a cui è rivolto.
Ma andiamo con ordine.

Esploriamo il villaggio Hobbit
La plancia di gioco rappresenta il villaggio in cui abita Bilbo Baggins che, ovviamente, va costruito utilizzando i coloratissimi pezzi LEGO che troviamo nella confezione. Al termine dell’opera (già di per sé un divertimento) si ottiene una costruzione che rappresenta 16 caverne hobbit, unite tra loro da sentieri e da ponti che attraversano dei torrenti. All’interno di ciascuna caverna verranno posizionate 32 tegole (2 per caverna) che raffigurano i nani smarriti e alcune icone (Cibo, Rune di Gandalf e Hobbit) funzionali allo svolgimento della partita.

Il tabellone può cambiare configurazione grazie alla presenza di apposite cerniere che consentono di fare ruotare ogni quarto della plancia di 90°: tali meccanismi saranno utilizzati impiegando una delle tante varianti alle regole base, che sono proposte nel libretto delle regole. Nel caso, invece, non si voglia sfruttare tale opzione, un bel padiglione bianco e rosso (il mercato) può essere collocato al centro del villaggio, bloccando ogni movimento delle cerniere.

Gandalf e i tre nani sono rappresentati dai classici micro personaggi che rappresentano in tutti i boardgame LEGO le pedine con cui giocare. Completano la dotazione della scatola il libretto con le istruzioni del gioco, quello per costruire il gioco stesso e l’immancabile dado LEGO con i bordi di gomma.

A proposito, una volta montato il tabellone, questo può essere comodamente riposto intero nella scatola, senza necessità di demolirlo tutte le volte.

  

Dove diamine sono i nani?!
Il meccanismo di base di LEGO The Hobbit – An Unexpected Journey è quello del memory con qualche cosa in più. L’obiettivo del gioco è di trovare il maggior numero di nani smarriti nel villaggio ed il gioco termina quando sono stati trovati tutti e dieci i nani. Una volta posizionate in maniera casuale le 32 tegole nelle caverne hobbit, il gioco procede a turni, partendo dal giocatore più giovane. Il turno consiste nel tiro di un dado e nel movimento del proprio micro personaggio LEGO del risultato ottenuto (da 1 a 3, se si ottiene la mappa, ci si può muovere in qualsiasi punto del tabellone). Successivamente il giocatore rivela una tegola: se si tratta di un nano, lo colleziona e termina il turno, se, invece, trova una tegola con un’icona runa, hobbit  o cibo, rivela immediatamente un’altra tegola da una qualsiasi caverna hobbit sul tabellone nel tentativo di scoprire un’altra tegola uguale. Se questo avviene, il giocatore ha diritto a un’ulteriore mossa, in caso contrario il suo turno finisce.

Le tegole Hobbit, Cibo e Rune di Gandalf
Come detto, oltre alle tegole che rappresentano i nani da scoprire, vi sono altri tre tipi di icone: gli Hobbit, il Cibo e le Rune di Gandalf. Quando in giocatore rivela la prima tegola e non trova immediatamente un nano, ha la possibilità di cercare una copia della tegola scoperta per ottenerne il vantaggio collegato. Se ciò non accade, il suo turno termina, ma tutti i giocatori hanno avuto la possibilità di memorizzare la posizione delle tegole trovate e utilizzare tale informazione più avanti nel corso della partita … ma se si trovano due tegole uguali?

Molto semplicemente le due tegole vengono rimesse nella scatola e si attiva il loro potere speciale:

Hobbit
Quando un giocatore scopre due tegole Hobbit, può chiedere agli abitanti del villaggio informazioni sui nani dispersi. Il giocatore rivela segretamente un’altra tegola. Se trova un nano, lo aggiunge alla propria collezione, altrimenti prende nota del tipo di tegola trovata e la rimette al suo posto.

Cibo
Quando in giocatore riesce a trovare due tegole Cibo, richiama uno dei nani già trovati da un avversario. Quindi prende uno dei nani già ritrovati dalla riserva di uno dei giocatori e lo aggiunge alla propria.

Rune di Gandalf
Quando vengono rivelate due Rune di Gandalf, il giocatore rivela una tegola a sua scelta sul tabellone, mostrandola a tutti gli avversari. Se si tratta di un nano, viene aggiunto alla propria riserva, altrimenti viene rimessa nella caverna hobbit dalla quale era stata presa.

Il gioco base si esaurisce così. Vince chi, una volta trovati tutti e dieci i nani, ne ha collezionati il numero maggiore.

Un gioco, molte varianti
Il LEGO è, per sua stessa definizione, un gioco di invenzione e sperimentazione e non ne fanno difetto neppure i boardgame della serie. Anche LEGO Hobbit – An Unexpected Journey propone una serie di varianti al gioco base, che possono essere introdotte una alla volta o anche tutte insieme. Per completezza vediamo di cosa si tratta.

Avidità nanesca
Utilizzando questa variante, quando un giocatore scopre una tegola nano, può immediatamente scoprirne un’altra: se trova un altro nano, lo conserva e prosegue. È possibile scoprire in questo modo fino a quattro tegole, ma a meno che tutte non raffigurino nani, occorrerà riporle tutte nelle caverne hobbit da cui sono state prelevate quando viene scoperta una tegola diversa!

L’ultimo sarà Thorin ScudoDiQuercia
Tra le dotazioni della confezione vi è anche una tegola speciale che raffigura Thorin, il comandante della spedizione nanica a Erebor. Se si decide di utilizzare questa opzione di gioco, una delle dieci tegole con i nani da trovare viene sostituita con quella di Thorin. Thorin può essere conquistato solo come ultimo nano. Se Thorin viene trovato prima degli altri nove nani, occorrerà riposizionarlo dentro la caverna hobbit.

Bilbo Baggins
Un'altra tegola speciale che troviamo nella scatola è quella che raffigura Bilbo Baggins. Se si decide di utilizzare questa opzione di gioco, una delle tegole con gli Hobbit viene sostituita con quella di Bilbo. Se, durante la partita, viene trovata una coppia di Hobbit e uno di questi è Bilbo. Il giocatore di turno può prendere anche una tegola nano da un avversario.

Il sentiero giusto
Con questa opzione il movimento dei personaggi sul tabellone deve seguire obbligatoriamente i sentieri e i ponti, rendendo meno rapido il raggiungimento delle caverne hobbit.

La Tenda del Mercato
Come anticipato all’inizio della recensione, è possibile rimuovere la tenda del mercato presente al centro del tabellone. Così facendo, si consente alle cerniere LEGO di muoversi e fare ruotare di 90° le quattro sezioni di cui si compone il tavoliere. Ogni volta che un giocatore ottiene una mappa con il lancio del dado, è possibile (ma non obbligatorio) ruotare le caverne hobbit.

A questo punto, il giocatore può spostare il proprio personaggio su una qualsiasi caverna hobbit per cercare un nano.

Conclusioni: facciamo un’altra partita?
È questa la domanda che mi sono sentito rivolgere al termine dell’ennesima sfida a LEGO The Hobbit  da parte del piccolo pubblico radunato per l’occasione. Direi che questo riassume qualsiasi altra considerazione. Non possiamo fare molti approfondimenti utili sulle tattiche migliori da applicare (è pur sempre solo un memory, anche se ricco di varianti), ne sulla longevità che è estremamente legata a quanto si apprezzano questo tipo di esperienze ludiche. Sicuramente il gioco è più che adatto al target per cui è stato concepito: bambini dai sette anni in su … e vi assicuro che anche per chi si sta avvicinando agli “anta” può rappresentare una piacevole sorpresa!

Forse rispetto all’importanza della licenza messa in campo ci si poteva aspettare qualcosa di più complesso e maggiormente stimolante anche per i più grandicelli (come è accaduto ad esempio per il recente LEGO: Star Wars), ma non è detto che il brand termini la sua vita ludica qui, del resto Peter Jackson di film su Lo Hobbit ne ha in mente ben tre…

PRO
– Veloce da spiegare e veloce da giocare.
– Divertente anche per “adulti” se giocato con le varie opzioni.

CONTRO
– Astenersi patiti delle strategie e hardgamers (senza figli o nipoti).
– Per una licenza cosi importante ci si poteva aspettare qualcosa in più.

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