lunedì 4 Novembre 2024

Abyss

Siamo nelle profondità degli abissi, dopo secoli e secoli l’ambito trono del re degli oceani sta per rimanere vacante. Le casate sono già in lotta per contendersi lo scettro e dominare il mondo sommerso. Chi riuscirà guadagnare il favore del congresso e dei nobili per regnare sugli abissi?

Grazie al lavoro dell’editore Bombyx ed alla  localizzazione di Asterion Press, arriva anche in Italia Abyss, un titolo di Bruno Cathala e Charles Chevallier che stupisce al primo sguardo per la sua splendida veste grafica realizzata dall’ottimo Xavier Collette. Abbiamo avuto modo di andare oltre la sola componentistica per testarlo a fondo sui nostri tavoli di prova. Eccone quindi una recensione completa…

  • Titolo: Abyss
  • Autori: Bruno Cathala, Charles Chevallier
  • Editore: Asterion Press
  • Genere: Gioco di carte e gestione risorse
  • Numero Giocatori: 2-4
  • Durata: 45 miunti
  • Dipendenza dalla lingua: Si (gioco completamente in italiano)
  • Illustratori: Xavier Collette

Immersione rapida…
Avere tra le mani una scatola di Abyss è veramente un piacere, a cominciare dalla confezione stessa del gioco. Abyss è infatti proposto in 5 versioni la cui differenza è proprio la copertina della scatola. Ogni confezione rappresenta il volto di una delle 5 caste in lotta per il controllo delle profondità oceaniche. Un’ottima idea promozionale, decisamente originale, ma che purtroppo pecca un po’ nella comunicazione rendendo anonima la copertina della scatola, nonostante lo splendido disegno manca infatti il titolo del gioco, leggibile solo sui bordi. L’accuratezza delle 5 immagini scelte per le copertine tuttavia compensa in parte questa mancanza.
Sollevando il coperchio si trova una collezione di materiali molto ricca composta da, oltre ad un tabellone di gioco ed una piccola plancia (dedicata ai mostri degli abissi), 71 carte esplorazione, 35 carte nobili (ciascuna con un nobile diverso ben rappresentato sopra), 20 tessere territorio (ognuna con uno scenario delle profondità oceaniche), 20 segnalini mostro, una manciata di segnalini chiave e 5 conchiglie di plastica pronte ad accogliere le perle. L’utilizzo delle perle come moneta all’interno del gioco e le conchiglie di plastica come salvadanaio per ogni giocatore è un’idea decisamente lodevole, sposandosi alla perfezione con l’ambientazione e rendendo più elegante la componentistica; lo stesso effetto è ottenuto anche grazie a tutti i disegni sulle carte dei nobili, veramente ben realizzati, e le immagini dei territori, particolarmente evocative.
A rendere ancor più apprezzabile il tutto sono i vani nella scatola, che permettono di conservare ogni elemento nell’apposito spazio dedicato, lasciando richiudere il coperchio senza problemi e mantenendo sempre in ordine il contenuto. Una caratteristica d’eccezione che rende ottimo il giudizio sulla componentistica del gioco.

  

La lotta per il controllo degli abissi
Andando oltre la bellezza del materiale contenuto nella scatola passiamo al gioco vero e proprio. In Abyss ogni giocatore interpreta uno dei pretendenti al trono degli abissi. Per vincere dovrà realizzare più punti vittoria possibili controllando territori, reclutando nobili, ottenendo alleati nel congresso e sconfiggendo mostri marini.
All’inizio del gioco ogni partecipante riceve una conchiglia “salvadanaio” ed una perla da cui far partire la propria scalata al successo. Successivamente viene scoperta la corte dei nobili, prendendo dal mazzo 6 nobili e disponendoli nell’apposito spazio del tabellone. Per completare il setup viene posizionato il segnalino mostro all’inizio del percorso nell’apposita plancia dedicata e scoperto il primo territorio dal mazzo dei territori.
A cominciare dal primo giocatore e proseguendo in senso orario ogni pretendente al trono potrà eseguire un’azione a scelta tra le seguenti:

– Esplorare le profondità: quest’azione permette di aggiudicarsi delle carte alleato con cui reclutare i nobili. Scegliendo questa mossa il giocatore di turno scoprirà la prima carta del mazzo esplorazione. A partire dal giocatore successivo in senso orario i partecipanti potranno decidere di acquistare questa carta per una perla (da dare al giocatore di turno). Se nessuno decide di prenderla il pretendente che l’ha scoperta potrà scegliere se aggiudicarsela gratis o andare avanti con l’esplorazione scoprendo la seconda carta e ricominciando il giro. Se uno dei giocatori acquista la carta , il giro continuerà comunque con la seconda carta ma il giocatore che ha acquistato l’alleato non potrà più fare compere, inoltre la seconda carta costerà 2 perle invece che una (la terza 3 e così via…). L’esplorazione termina quando il giocatore di turno si aggiudica la carta scoperta o quando, scoperte 5 carte, il percorso di esplorazione è pieno. In questo caso l’esploratore sarà costretto a prendere la carta scoperta per ultima ed una perla dalla banca come consolazione.
Le carte esplorazione possono avere due contenuti: Alleati (contenuto più comune che rappresenta una delle 5 razze presenti negli abissi con un numero da 1 a 5, cioè la potenza dell’alleato), Mostri, che il giocatore potrà decidere di affrontare, vincendo automaticamente il trofeo indicato dal segnalino mostro nella tabella dedicata, o non affrontare, facendo salire di una casella il segnalino e quindi rendendo il trofeo più ambito per il prossimo sfidante.

– Chiedere il sostegno del consiglio: al termine di un’esplorazione tutte le carte presenti nel percorso di esplorazione non vengono eliminate, ma vengono riposte coperte al centro del tabellone all’interno dei riquadri del consiglio, ciascuna impilata in base alla razza di cui fa parte. Scegliendo questa azione il giocatore di turno si aggiudica tutte le carte presenti nel consiglio di una delle 5 razze. E’ quindi importante ricordare, turno dopo turno, le carte che finiscono nel consiglio, per aggiudicarsi il mazzo con gli alleati più potenti.

– Reclutare un nobile: Se un giocatore ha abbastanza punti alleato richiesti da uno dei 6 nobili scoperti può decidere di reclutarlo. Per farlo paga le carte alleato necessarie, prendendo il nobile dal tabellone e riponendolo davanti a se. Questo, oltre a valere dei punti vittoria, darà al giocatore un potere speciale (che dovrà essere utilizzato subito o che sarà sempre attivo nel corso della partita; ad esempio inibire un nobile avversario, limitare il numero di alleati possibili in mano agli altri giocatori, conquistare subito un territorio…). Quando saranno rimasti solo 2 nobili sul tabellone il giocatore che ha pescato l’ultimo nobile si aggiudica 2 perle e potrà scoprire 4 nuove carte da mettere a disposizione negli appositi spazi vuoti. Inoltre ogni carta nobili può avere o no una chiave rappresentata su di essa. Se un giocatore riesce ad accumulare nobili per 3 segnalini chiave potrà allora pescare una tessera territorio prendendola tra quelle già scoperte o scoprendone 4 dal mazzo e scegliendone una (le altre 3 andranno nel mazzo dei territori scoperti). Queste tessere costituiscono un booster per i punti vittoria a fine partite. Infine, il giocatore trattiene e mette da parte la carta alleato con il valore più basso tra quelle usate per reclutare il nobile (anche questa varrà dei punti vittoria alla fine).

Il gioco prosegue, azione dopo azione, finché uno dei partecipanti non arriva ad avere 7 nobili o se si svuota completamente il mazzo dei nobili. A questo punto si prosegue con il conteggio dei punti vittoria. Vengono quindi calcolati, per ogni giocatore, il numero di punti vittoria ottenuto dai territori, il valore dei nobili, i segnalini mostro ottenuti dai mostri sconfitti nel corso della partita e l’alleato più forte tra quelli messi da parte nel reclutamento dei nobili. Chi avrà raggiunto il valore più alto sarà proclamato nuovo signore degli abissi!

Scendere 20.000 leghe sotto i mari? Un gioco da ragazzi!
Testare Abyss non è stato per niente difficile, è bastato mettere un po’ in mostra la scatola per trovare i giocatori con cui sedersi al tavolo. Nonostante questo ho comunque provato il gioco sia con esperti che con principianti, riuscendo a coinvolgere entrambe le tipologie di giocatori. Tra i momenti più esaltanti la fase di esplorazione: quando un giocatore sfida l’esplorazione fino all’ultimo, scoprendo la quinta carta e sperando nella sorte, per poi aggiudicarsi un misero alleato da 1. Oppure le corse per aggiudicarsi i nobili più potenti dove, mentre due giocatori si sfidavano per un nobile in grado di far guadagnare un territorio con il suo acquisto, il terzo faceva manbassa di tutto il resto della corte presente sul tabellone vincendo tranquillamente la partita.
Tenere gli occhi aperti sulle mosse degli altri giocatori, ricordare gli alleati in mano agli avversari e sapere quali carte alleato sono presenti nel “consiglio” sono i principali consigli da seguire per aggiudicarsi la partita. Perché di fatto non esiste un’unica strategia vincente: va bene concentrarsi su un certo obiettivo (mostri piuttosto che territori etc), ma sempre tenendo d’occhio quello che fanno gli avversari e cambiando l’oggetto della nostra attenzione a secondo di come si evolve la partita.
Molto interessante poi come, sedendosi al tavolo con dei giocatori provenienti dal “monopoli” come massima complessità, si sia riusciti in breve ad iniziare a giocare e ad entrare in partita. Il gioco tuttavia non è per giocatori del tutto inesperti; nonostante siamo davanti ad un titolo abbastanza semplice le 12 pagine di manuale possono disorientare chi ancora non ha molta esperienza di giochi da tavolo.

Risalendo in superfice
In definitiva Abyss è un bel gioco, bello innanzi tutto per l’aspetto e la grafica, ma anche per le meccaniche, ben pensate e che girano alla perfezione. Lascia tuttavia un po’ perplesso il legame con l’ambientazione. Il mondo di Abyss sembra essere molto affascinante e ben caratterizzato dai disegni che lo interpretano. Si percepisce che oltre le immagini di certi nobili, le fazioni degli alleati e gli scenari dei territori ci sia un intero universo da scoprire ed esplorare. Le regole tuttavia si distaccano dal mondo proposto dalle immagini, portando il tutto su una meccanica di gioco ben rodata, che funziona, ma che conferisce un sapore astratto all’esperienza di gioco. Il risultato è quello di un gioco divertente ma che sfrutta solo in minima parte il mondo in cui è ambientato, ignorandolo spesso su alcuni aspetti che sarebbe stato più piacevole approfondire. Non resta quindi che sperare che questo Abyss sia il primo di una serie di giochi che sfrutteranno l’ottimo scenario proposto o che future espansioni lo mettano meglio a fuoco, perché sarebbe veramente un peccato limitare un’ambientazione così interessante ad un regolamento così astratto.

Pro
– Ottima componentistica
– Veste grafica di alto livello
– Il regolamento si apprende facilmente (ma non è certo banale)

Contro
– Ambientazione sfruttata ben poco

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