Da: La StampaA un anno esatto dalla riapertura, seguita al restauro e riallestimento delle sale, il prossimo 11 dicembre 2006 il Museomontagna di Torino ha organizzato una serie di eventi per festeggiare la Giornata Internazionale della Montagna. In particolare inaugura una bella mostra, originale e particolarmente adatta al periodo prenatalizio. Oltrettutto affronta un argomento poco frequentato: ôLe montagne per giocoö. Ovvero ôtra le vette e le nevi dei giochi da tavoloö. Mostra che rimarrÓ aperta fino al 1? maggio…


LÆorganizzazione di questa mostra, che presenta le raccolte appartenenti al Museo, porta alla rivalorizzazione delle ôscatole di giochiö, vecchie e nuove, fino ad ora guardate con sufficienza, non apprezzate, forse perchÚ non eravamo capaci di capire fino in fondo il loro valore. LÆesposizione, un itinerario interminabile di caselle, pedine, dadi e traguardi raggiunti, fa scoprire anche gli angoli pi¨ inconsueti del mondo; ad esempio il Klondike, a cui il Museo ha recentemente dedicato una rassegna, percorso in modo parallelo, avanzando casella dopo casella verso lÆoro. Sono anche stati trovati molti modi di salire, anzi scalare, lÆEverest senza usare la piccozza e le corde reali, in altrettante proposte del mercato britannico-americano. Molte di pi¨ sono le occasioni per scendere con gli sci i pendii innevati delle tavole da gioco, lasciando la scia dalle Alpi alle montagne Nord-americane.
Sono davvero molti gli avvenimenti, e questa Þ una delle ôscoperteö della mostra, che rivivono trasposti nei giochi da tavolo, dalla prima salita dellÆAnnapurna alle vittorie della campionessa di sci Nancy Greene, dalla processione rituale al Monte Fuji ai viaggi di Nansen in Artide, dal sorvolo dellÆAntartide di Byrd a Stanley in Africa!
Ma il mondo dei giochi Þ fatto anche di tanti altri ôviaggiö pi¨ rilassanti: in carrozza, in auto, in treno. Le mete: il Tirolo e la Baviera, lÆHarz, la Svizzera con gli immancabili riferimenti alle cime e ai luoghi simbolo, con una descrizione geografica tale da far rivivere le emozioni e le sensazioni della scoperta di luoghi nuovi, come avviene nei viaggi reali. Oltre al Monte Bianco, non mancano poi le possibilitÓ di salire con poca fatica, e nello stesso modo dellÆEverest, la Jungfrau e il Cervino e tante montagne di fantasia. Agli avvenimenti si affiancano anche personaggi nati dallÆimmaginazione, da Topolino al Sergente Preston; e non poteva mancare Heidi, la pastorella svizzera.
La mostra û pur vincolata alla grande collezione del Museo Nazionale della Montagna, di cui Þ presentazione û costituisce il primo studio completo dedicato a un settore dimenticato e un poÆ snobbato. Forse poco serio, ma molto educativo e, sicuramente, molto divertente. La raccolta del Museo torinese û parte dallo sterminato patrimonio conservato al Monte dei Cappuccini, un patrimonio diversificato e (spesso) anticonvenzionale û Þ nata per caso; si Þ arricchita con una prima ricerca; si Þ completata nella prospettiva dellÆesposizione nellÆultimo decennio.
Oggi si contano circa 150 pezzi, dalla fine degli anni Sessanta dellÆ800 fino alle recenti Olimpiadi Invernali di Torino 2006; una raccolta tanto ampia da rappresentare un punto di riferimento per chi volesse studiare il fenomeno.
Museo Nazionale della Montagna
Via G.Giardino 39 – Torino
Apertura al pubblico: dal martedý alla domenica, ore 9-19; chiuso lunedý.
Informazioni al pubblico:
Tel. 011.6604104 / Fax 011.6604622;
[email protected];
www.museomontagna.org.

