lunedì 29 Aprile 2024

[PLAY 2011] A La Victoire

Il periodo napoleonico è senza dubbio uno dei più sfruttati per quel che riguarda i wargame di ogni livello. A Play abbiamo avuto la possibilità di provare un interessante gioco di carte che simula un light wargame di periodo napoleonico, appunto, intitolato A La Victoire realizzato e presentato da Andrea Grilli.

Il gioco si focalizza in particolare sulla battaglia di Austerlitz (1805) ma approccia lo scontro in maniera molto rapida e semplice, pur permettendo un ampio ventaglio di opzioni tattiche.
Viene fornito con due mazzi di carte, uno per i francesi ed uno per gli austro-russi, che contengono quattro tipi di carte: Terreno, Clima, Unità, Ordini.

Le carte Terreno influenzano movimento e combattimento di varie unità, ed hanno un notevole peso (come è giusto che sia) durante lo scontro. Le carte Clima sono relativamente poche (in realtà sono solo nebbia e sole), e come le carte Terreno influenzano le capacità di movimento e combattimento delle unità. Le carte Unità rappresentano le forze in campo: cavalleria leggera e pesante, artiglieria, fanteria di linea e per i soli francesi la fanteria leggera; ogni unità ha due valori: movimento e combattimento. Infine, le carte Ordini vengono attribuite alle unità e ne modificano alcune capacità, o possono ostacolare le unità avversarie.

Il campo di battaglia, pure fornito nel gioco, è una mappa con una griglia di caselle, nelle quali vanno giocate le varie carte. Ciascun turno è diviso in fasi, e ciascuna fase viene effettuata prima dal giocatore di turno e poi dall’altro, ed è importante tener presente chi agisce per primo perché ha la possibilità di attaccare per primo ed infliggere quindi danni alle unità avversarie, ma d’altro canto dovrà anche schierarsi per primo e quindi permettere all’avversario di “leggere” in qualche modo le sue intenzioni.
Dato che la partita termina appena uno dei due giocatori finisce il mazzo, occorre pianificare con attenzione la gestione della propria mano, che è composta sempre di 5 carte. A turno, queste carte possono essere giocate sul campo di battaglia, ma con determinate seppur semplici regole. In particolare, le unità possono entrare sul campo di battaglia solo nella prima fila di quattro caselle del giocatore che le controlla, e questo può dare adito a differenti strategie, dato che invece i terreni si possono piazzare su tutto il campo di battaglia. Bloccare le vie di afflusso è infatti una valida strategia. Inoltre, ogni casella può essere occupata da una ed una sola unità, e da una sola carta terreno, mentre le carte ordini e clima possono stare anche in caselle occupate. Le carte terreno, infine, si possono giocare anche su unità esistenti.

Le unità possono muoversi di tante caselle quanto è il loro valore movimento, e possono anche muoversi di zero caselle; il movimento è permesso in tutte le direzioni, anche in diagonale. Attraversare alcune carte terreno è difficile o impossibile per molte o tutte le unità (p.es. il lago ghiacciato toglie due punti movimento alle unità, diventando in pratica una micidiale trappola per molte truppe, come d’altronde succedeva nella realtà).

Il combattimento è semplice ed astratto: in pratica l’unità attaccante deve avere la possibilità di muoversi fisicamente nella casella dell’unità bersaglio, e deve avere il valore combattimento superiore al bersaglio. L’unità sconfitta viene girata di 90° (o, se preferite, “tappata”), e può ritirarsi in una casella adiacente ma con valore di combattimento pari a zero per tutto il resto del turno. Se un’unità colpita viene attaccata di nuovo, viene distrutta; allo stesso modo se non può ritirarsi viene distrutta. L’artiglieria è speciale perché può attaccare a distanza ma se caricata ha sempre forza 1.
Alla fine della partita, si contano i punti (la fanteria vale 1 e la cavalleria 2) in base alle unità distrutte, e chi fa più punti vince.

In breve, questo A La Victoire è un rapido gioco di carte a tema, dalle meccaniche semplici ma interessanti, a tratti scacchistico, che permette una bella varietà di strategie per i contendenti, ma che grazie alla semplicità ed al fatto che è un card game potrà interessare pure chi è solo marginalmente appassionato di strategia militare. I materiali del prototipo sono sembrati già piuttosto interessanti, e le carte sono fatte bene e chiaramente leggibili, ma in fase di produzione la qualità è destinata a migliorare e la mappa di gioco subirà ulteriori miglioramenti che la renderanno più funzionale. Insomma ci è sembrato un buon gioco che può andarsi ad inserire nella nicchia dei wargame con le carte, in cui il napoleonico è ancora praticamente assente.

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