martedì 10 Dicembre 2024

The Island: da trent’anni in fuga da Atlantide.

Se nel mercato dei boardgame ci sono certezze, una di queste è che i classici non tramontano mai. C’è un gioco che da trent’anni continua a ottenere consensi nelle sue svariate versioni e edizioni. E non è improbabile che qualcuno di voi lettori questo gioco lo custodisca ancora nell’armadio, giacché imperversò anche nel bel paese negli anni ottanta e novanta. Parliamo di Survive: Escape from Atlantis, che potremmo anche chiamare The Island, o Survive! , o Atlantis, o Si Salvi chi può, o altri nomi ancora a seconda dell’edizione e della nazione.
Senza addentrarsi nel dettaglio delle differenze tra una versione o l’altra, vi rassicuriamo dicendovi che l’autore è sempre Julian Courtland-Smith, che il tema del gioco è sempre lo stesso (la fuga dall’isola di Atlantide durante il suo inabissamento) e che l’ultima edizione pubblicata lo scorso anno da Stronghold Games è un’ottima aggregazione di tutto quanto di buono è stato offerto nelle varie scatole negli anni. Anche questa ri-edizione è stata un buon successo commerciale, citando il sito Stronghold: “Survive: Escape From Atlantis!  è il nostro gioco più venduto!”
E’ quasi un peccato che la Stronghold non abbia aspettato un altro anno per cogliere l’occasione del trentennale per rilanciare questo bestseller. Ma a tutto c’è rimedio! Infatti vi stiamo per parlare dell’edizione del trentennale di Survive: Escape From Atlantis! che esce quest’anno e che approda anche in Italia per merito di Asterion Press con il titolo di The Island

The Island è il nome assunto nella maggior parte dei paesi Europei che partecipano a questa riedizione. Parliamo di un’edizione celebrativa, quindi con una componentistica di alta qualità, come ad esempio gli esagoni che compongono l’isola, che assumono una connotazione tridimensionale, o le famose barchette rimodellate apposta per ospitare i tre segnalini esploratori.

Ma scopriamo quali sono i meccanismi che regolano questo fortunato gioco, tanto apprezzato dai casual gamer quanto dagli appassionati.
La partita comincia nel momento più drammatico dell’esplorazione dell’isola perduta di Atlantide. Dopo averla scoperta, esplorata e depredata delle sue ricchezze, le squadre di esploratori giunte sull’isola si trovano costrette ad abbandonarla subito, perché il continente perduto ha ben pensato di inabissarsi proprio al termine della nostra razzia.

La mappa di gioco è completamente divisa in esagoni, tutti di mare tranne quattro lembi di terra agli angoli. Al centro della mappa sarà assemblata l’isola, posizionando gli esagoni che la compongono. Com’è facile immaginare, per simulare l’inabissamento dell’isola, verrà rimosso un esagono alla volta al termine di ogni turno di gioco, lasciando spazio all’oceano.
Nel setup della partita, i giocatori (da 2 a 4) piazzano i 10 membri della propria spedizione sulla mappa, e solo in questa occasione hanno la possibilità di leggere il valore numerico riportato sotto di essi, che faranno bene a memorizzare, poiché ogni omino che alla fine del gioco avrà raggiunto la terrà ferma varrà un numero di punti vittoria pari al valore stampato sotto i suoi piedi.
Durante la partita, i giocatori dovranno quindi portare sulle spiagge ai limiti del tabellone il maggior numero di esploratori possibile. Per farlo dovranno spostare gli esploratori per abbandonare l’isola e procedere in acqua (a nuoto o tramite apposite barchette triposto) fino alla terraferma, evitando squali, balene, polipi giganti, serpenti marini e quant’altro siamo abituati a vedere al mare (almeno sui tavoli da gioco).

Il turno è cosi strutturato: come prima cosa il giocatore esegue fino a tre movimenti che possono essere distribuiti tra i vari esploratori sparsi fra terra e mare. Quindi un esploratore potrà muovere di tre esagoni oppure tre esploratori potranno muovere di un esagono e cosi via. Un esploratore che sta nuotando però, non potrà muovere più di un esagono per volta.
Da notare che è possibile anche muoversi su solide e veloci navi, che possono essere occupate da più esploratori contemporaneamente (fino a tre) anche di giocatori diversi.

Al termine del movimento il giocatore di turno elimina uno degli esagoni che compongono l’isola (pluff!) , rispettando un ordine di categoria (prima affonda tutta la spiaggia, poi la foresta e infine la montagna) e magari puntando sugli esagoni che stanno percorrendo i propri avversari. Sotto ogni esagono è riportato un evento che il giocatore legge privatamente: alcuni eventi si giocano immediatamente (come la comparsa di creature marine, lo scatenarsi di vortici o l’eruzione del vulcano) , altri si custodiscono per essere giocati all’inizio dei turni successivi (come il movimento degli squali o un vento favorevole che faccia andare più veloci le nostre barchette) e altri ancora si custodiscono con scopo difensivo.
Ultima fase del turno: il giocatore tira un dado e muove la creatura marina corrispondente alla faccia uscita. Ovviamente il giocatore cercherà di far si che la creatura in movimento passi sopra gli esagoni occupati dagli avversari. Gli squali rimuovono i poveri esploratori che stanno nuotando, i serpenti marini eliminano le intere imbarcazioni con i loro equipaggi, le balene si “limitano” a capovolgere le navi costringendo gli eventuali naviganti a procedere a nuoto.

Il gioco termina quando anche l’esagono del vulcano sprofonda in acqua, a quel punto solo i fortunati arrivati sulle ambite spiagge contano ai fini della vittoria.

Insomma, un gioco effettivamente semplice e accessibile da chiunque, in cui bisogna ben pensare ai propri passi ma anche saper mettere i bastoni tra le ruote agli altri giocatori. Per quanto crudele possa sembrare, potete immaginare la soddisfazione nel togliere la terra da sotto i piedi a un esploratore avversario o scagliargli contro la spaventosa pinna di uno squalo proprio quando pensava di essere a pochi metri dalla salvezza.

Come dicevamo in apertura, The Island arriva nei nostri negozi in un’edizione tutta in italiano firmata Asterion Press. Il prezzo definitivo è ancora da stabilire (ma immaginiamo che ruoterà attorno ai 40 euro) mentre la data è fissata per il prossimo luglio.
Nell’attesa potete dare un’occhiata alle fotografie che abbiamo scattato durante la presentazione a Norimberga di un’edizione gigante di The Island realizzata da Asmodee.

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