sabato 27 Aprile 2024

[LuccaGames2012] Samurai Sword – dalle frontiere dell’ovest ai duelli dell’est

Hai una Katana in tasca, o sei contento di vedermi?

Posate pistole e cappelli, mettete i cavalli nelle stalle, lasciate stivali e speroni e preparatevi all’evoluzione di Bang! che, dopo dieci anni di successi, rinasce nella forma di Samurai Sword, rivisitazione del classico gioco di carte “Spaghetti western” con una nuova ambientazione, una nuova veste grafica e nuove meccaniche.

Cominciamo parlando dell’ambientazione che, come avrete ormai intuito, è il giappone feudale, quell’epoca Sengoku tanto cara ai creativi di tutto il mondo. Il gioco riprende le meccaniche classiche di Bang!, per cui ogni giocatore prenderà, a inizio partita, un personaggio dotato di un tot di cuori (punti ferita) e un’abilità speciale. I personaggi richiamano le figure storiche reali come Nobunaga e Hideyoshi, più alcune figure mitiche o ideate per l’occasione. Oltre al personaggio ognuno pesca un ruolo, che definirà i suoi obiettivi durante la partita. Abbiamo lo Shogun, che deve sopravvivere ed eliminare i Ninja; i Samurai che devono difendere lo Shogun ed eliminare i Ninja, il Ronin che cercherà di sopravvivere a tutti, e infine i Ninja, che circondati da tanto odio cercheranno di uccidere tutti quelli senza un cappuccio in testa.

Oltre a queste caratteristiche, già note ai giocatori di Bang!, c’è una nuova pool formata dai punti Onore, uguale per tutti i giocatori tranne lo Shogun che, essendo il bersaglio favorito dei più, ha più onore degli altri.

Distribuiti personaggi e ruoli, si mischia il mazzo, composto da tre tipologie di carte. Le prime sono le carte Rosse, che rappresentano le armi. Queste hanno una gittata e un valore di danno, per cui avremo la Shuriken che attacca a distanza 5 e fa un danno, o l’Ascia che attacca a distanza 1 ma fa 3 danni. Notare bene che, a differenza di Bang! le armi si scartano per fare l’attacco: non esiste una carta “Bang!” che permette di attaccare. Per evitare gli attacchi ci sono le parate, che sono carte Gialle. Queste rappresentano diversi bonus temporanei ed effetti speciali, come la Cerimonia del Tè, che permette a tutti di pescare carte, o le Gheishe, che fanno scartare carte agli avversari. Ultime, ma di certo non meno importanti, le carte Blu, che forniscono bonus permanenti, come danni aggiuntivi, attacchi addizionali o l’armatura che, abbastanza curiosamente, aumenta la distanza del personaggio rispetto agli attacchi avversari.

Il turno del giocatore inizia pescando carte, quindi si può giocare carte dalla propria mano nell’ordine che si preferisce. Scopo del gioco: uccidere i membri delle fazioni avversarie, più e più volte. Ogni volta che un giocatore infligge l’ultimo danno a un’altro personaggio questi perde un punto onore, che viene guadagnato dal giocatore attaccante. Quando un personaggio non ha più cuori, o non ha carte in mano, è indifeso e l’onore impone di non attaccare un personaggio indifeso. Questo porta a cercare di giocare più carte possibili per rimanere indifesi, anche se si rischia di avere poi poche opzioni disponibili. 

Notare che è possibile anche eliminare i propri compagni, sia per non far prendere i punti onore agli avversari, sia per prenderseli! Ovviamente eliminare dal gioco un compagno comporta delle penalità, ma a volte il gioco può valere la candela! Quando il turno ripassa ad un giocatore che non ha cuori questi recupera tutti quelli che ha segnato sulla carta personaggio e ricomincia a giocare. E’ quindi possibile eliminare un avversario, farsi poi eliminare da questi e perdere il vantaggio, solo per eliminarlo di nuovo. Quando il mazzo finisce tutti i giocatori perdono un punto onore, quindi si mischiano gli scarti e si prosegue.

Nel momento in cui un giocatore perde il suo ultimo punto onore la partita finisce, e chi ha più punti onore fa vincere la propria fazione.

Questa meccanica porta alcuni indubbi vantaggi rispetto a Bang!: non succede più che un giocatore eliminato a inizio partita debba aspettare che tutti finiscono per poter tornare in game. Allo stesso modo la scelta di chi attaccare cambia drasticamente dal momento che è possibile far finire la partita e perdere a causa dei punti onore.

Dopo averlo provato possiamo dire che Samurai Sword, è un prodotto più raffinato di Bang!, con idee che risolvono parte dei problemi di Bang!, senza appesantirlo, anzi, rendendo il titolo ancora più fruibile e scorrevole. 

Una nota negativa che però abbiamo notato, almeno in alcune delle nostre partite di prova, è che il gioco può durare più di quanto ci si aspetta, dando una forte sensazione di “ma non è finito?” che può portare a voler terminare la partita a tutti i costi, anche perdendo. Allo stesso modo, il fatto che le carte potenziamento possono essere giocate una sull’altra può dare una sensazione di onnipotenza che può dare fastidio ai compagni di gioco. Ad esempio è successo che, dopo aver giocato tre carte di potenziamento di fila, sono stati giocati tre attacchi devastanti che hanno prima eliminato un avversario, e quindi lasciato il giocatore “Indifeso”, e quindi inattaccabile. Bisogna dire che il giocatore successivo ha giocato una carta per fargliene pescare una, e fargli così perdere lo status di “Indifeso”, ma è rimasta una sensazione di strapotere piuttosto fastidiosa.

Nonostante questo, Samurai Sword rimane un titolo valido, che sarà sicuramente apprezzato dai moltissimi fan di Bang!; e probabilmente anche da qualcuno che non apprezzava il famoso Spaghetti Western, visto che ne risolve alcune problematiche.

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