sabato 27 Aprile 2024

[PLAY 2013] Romolo o Remo? – ludica storia del Lazio preromano

Durante la kermesse ludica di PLAY 2013, ci è stato possibile provare il prototipo di un nuovo gioco a firma Michele Quondam (autore ed editore come sempre disponibilissimo per le nostre preview) che sarà pubblicato dalla GiochiX e che per ora si intitola Romolo o Remo? (RoR). Come si potrebbe intuire dal titolo, il gioco è a tema storico, ed è ambientato nel Lazio prima dell’ascesa di Roma, quando piccole città-stato sul modello greco si contendevano il predominio su risorse, commerci, territori, e talvolta l’una sull’altra con metodi più violenti. Va subito detto che il prototipo che ci è stato illustrato non ha materiali né grafica definitivi, e quindi non ci è possibile scrivere di questi aspetti. Anche il regolamento non è in versione definitiva, ma le linee principali del gioco sono state ben definite, e vista l’opportunità rappresentata dalla presentazione a PLAY non ci siamo lasciati scappare l’occasione per cominciare a farci un’idea…

 

RoR è sviluppato come un tipico gioco di civilizzazione, in cui la gestione delle risorse è decisamente fondamentale per avere chances di vittoria. La mappa esagonata è componibile e diversa per ogni partita; a seconda del numero di giocatori cambiano la disposizione ed il numero degli esagoni in gioco. Per adesso ci sono diversi tipi di terreno: pianure, montagne, foreste e fiumi, e la mappa stessa è “limitata”, cioè c’è un numero fisso di esagoni al di là dei quali non ci si può espandere. Ciascun giocatore controlla una città-stato, e parte con alcuni edifici ed unità fisse, che servono a raccogliere le prime risorse ed esplorare il territorio circostante. Gli esagoni della mappa sono infatti coperti, ed è necessario esplorarli prima di poter raccogliere risorse o utilizzarli per costruire edifici. Come regola opzionale c’è la possibilità per ogni giocatore di modificare un esagono tra quelli attorno alla sua area di partenza, cioè sostituire un tipo di terreno con un altro. Questa possibilità è concessa una sola volta per partita, ed evita problemi di cronica mancanza di risorse all’inizio del gioco perché magari si è stati poco fortunati con gli esagoni piazzati nel set-up attorno alla propria città.

Nel gioco ci sono anche diversi personaggi, che forniscono abilità speciali alla città-stato che li “controlla”, e sono acquistabili in una sorta di mercato. In ogni turno ciascun giocatore può spostare le sue unità, o utilizzarle per costruire o per raccogliere risorse. La raccolta delle risorse è limitata dai magazzini controllati dal giocatore, anche se le risorse possono essere utilizzate appena raccolte per costruire nuovi edifici (o reclutare nuovi lavoratori o soldati). Man mano che la nostra città si sviluppa, sarà possibile costruire nuovi edifici che danno differenti bonus (per esempio possono aumentare la produzione di risorse, o consentire la manifattura di merci). Sarà poi possibile vendere risorse e merci al mercato, ed il mercato permette a sua volta di acquisire altre risorse (magari tra quelle non presenti nel nostro territorio) o merci lavorate. Tuttavia, man mano che le merci e le risorse vengono vendute o acquistate al mercato, i loro prezzi oscillano in base non solo alla domanda ed offerta, ma anche agli investitori – in pratica è possibile influenzare i costi in modo da favorire la vendita della produzione della nostra città e sfavorire gli altri economicamente.

Durante la partita è anche prevista la possibilità di guerreggiare e di potenziare il nostro insediamento con bonus difensivi, anche se l’espansione militare non è l’aspetto principale del gioco. Gli scontri sono semplici, e si basano sul calcolo della forza militare dei contendenti più il lancio di un dado, che fornisce o meno un bonus ulteriore al proprio valore di battaglia.

La partita ha termine quando solo un giocatore ha lavoratori ancora da piazzare, oppure quando tutti i Personaggi disponibili sono stati acquistati, o ancora quando due o più tipi di edifici non sono più disponibili per essere acquistati. Quando la partita finisce, si calcolano i punti vittoria (e ci sono molti modi diversi per ottenere punti vittoria), e ovviamente chi ha più punti vince.

RoR è giocabile anche in solitario, e ci sono regole per uno scenario storico, e regole opzionali per arricchire le partite (come per esempio la regola del “terraforming” sopra menzionata). A questo punto dello sviluppo, il gioco sembra scorrere bene, il downtime è relativamente basso, e l’interazione tra i giocatori è buona (sia per quanto riguarda il sistema del mercato, sia perché gli edifici possono essere controllati da altri giocatori), mentre la durata della partita non dovrebbe essere elevata per un gioco di civilizzazione, anche se le regole sono ancora in definizione, e quindi è possibile che il tempo complessivo di gioco sia differente. Per farsi un’idea più accurata è anche possibile scaricare una versione “beta” del regolamento (disponibile in inglese) dal sito BoardGameGeek.

RoR dovrebbe essere una delle novità del 2013 di GiochiX (presumibilmente il prossimo autunno) ma considerando che siamo ancora in pieno sviluppo, aspettiamo conferme e annunci dall’editore.

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