Per quanti hanno passato pomeriggi interi davanti a un tabellone di cartone a simulare con le macchinine le più famose corse di Formula 1 la presentazione di Formula D non può che essere una piacevole sorpresa…
Una volta seduto al tavolo la prima domanda nasce spontanea, ed ovviamente è “cos’è cambiato?”
Beh apparentemente nulla. Formula D riprende le meccaniche del suo predecessore Formula Dè, quindi ritroviamo la pista in cartone con la sua marea di quadretti, le curve con le frecce e il temuto numero di fermate obbligatorie pena la distruzione del mezzo e uscita di gara. Certo ci sono alcune regolette nuove, certo c’è qualche rifinitura quà e là … ma alla fine sembrerebbe uguale.
Sembrerebbe… ma non lo è! Infatti oltre alla ben nota corsa automobilistica adesso è anche possibile giocare le corse clandestine notturne, in cui i giocatori utilizzano degli appassionati di auto con le loro auto truccate per ottenere delle prestazioni al limite. Questo apre le porte a molte nuove possibilità , ad esempio avere macchine diverse tra loro, che reagiscono diversamente ai rigori della strada. Inoltre anche i piloti sono fortemente caratterizzati, proponendo una serie di individui più o meno pittoreschi che scorrazzeranno come folli nottetempo.
Eh già , perchè come detto sopra queste simpatiche canaglie sfrecciano nelle strade, non in una pista, quindi ci sono alcune differenze non da poco, come la possibilità di intervento della polizia, o degli abitanti esasperati dal rumore. Insomma, tutta una nuova serie di situazioni per mettere a dura prova l’abilità di guida dei giocatori.
Per me un deciso pollice alzato per questo titolo che si rinnova senza perdere lo spirito che lo caratterizzava, e che di fatto è quasi due giochi in uno.