Julius Caesar: Attenti alle Idi di Marzo…

Sia che vogliate bagnarvi i piedi ed impersonare uno dei più grandi condottieri dell’antichità, sia che invece vogliate schierarvi dalla parte del Senato e delle legittime (ma oligarchiche…) istituzioni della Repubblica, in Julius Caesar troverete pane per i vostri denti.

Il sistema si basa infatti sulla classica meccanica dei blocchetti nascosti: tutte le unità in gioco sono rappresentate da blocchi di legno la cui identificazione è visibile unicamente al giocatore proprietario. Attivati in base a carte comando pescate all’inizio di ogni fase (il gioco ne dovrebbe prevedere tre), i blocchetti nascondono dunque la reale entità delle forze che rappresentano, rivelandole solo al momento dello scontro. Ne deriva un gioco molto teso, in cui la nebbia di guerra permette di effettuare ardite manovre diversive e in cui non si è mai del tutto certi dell’esito finale di uno scontro. Le carte comando permettono inoltre di reclutare nuove truppe o rappresentano eventi speciali che possono determinare conseguenze notevoli sull’andamento strategico della guerra.

A differenza di altri titoli che utilizzano questa meccanica, le condizioni di vittoria di Julius Caesar non si basano sull’acquisizione dei blocchetti avversari ma sulla semplice conquista di un certo numero di città-chiave. Ne risulta uno scontro molto più territoriale, nel quale bisogna fare i conti con la logistica (le singole province possono sostenere solo un certo numero di blocchetti) e gli spostamenti marittimi che permettono di eseguire rapidi trasferimenti delle truppe da un punto all’altro del Mediterraneo.

Julius Caesar attualmente in fase di stampa ma a causa di alcune revisioni dell’assetto grafico e dei materiali (che hanno anche provocato un lieve aumento nel prezzo finale, infastidendo non poco tutti coloro che lo avevano già prenotato) sarà disponibile solo verso la fine di aprile.