mercoledì 9 Ottobre 2024

[Norimberga 2016] Ares Games tra cospirazioni e dungeon a tempo

Come capita sempre più spesso, l’occasione migliore per incontrare alcuni editori italiani è un appuntamento internazionale. Parliamo chiaramente di quegli operatori che lavorano principalmente sui mercati esteri, come Ares Games, che abbiamo incontrato durante la scorsa Spielwarenmesse 2016 per parlare dei loro progetti futuri…

Forti delle informazioni raccolte nella recente intervista con il designer Andrea Angiolino e la sua serie di giochi “of Glory”, la nostra prima curiosità riguarda le prossime intenzioni di Ares nei confronti del gioco organizzato per questi titoli.
Ares ci conferma la preparazione del  nuovo prodotto chiamato Campaign & Scenario Pack, fatto apposta per supportare l’organizzazione di tornei, partite a punteggio bilanciato, modalità di gioco a campagna con squadrone e pilota che evolvono nel tempo, meccaniche di generazione missioni e scenari, etc. Il primo pack sarà dedicato alla WW1, ma sono previsti pack anche per gli altri periodi storici.
In particolare gli scenari proposti vogliono non solo permettere sfide bilanciate, ma anche portare in primo piano “…tutta una serie di meccaniche da sempre presenti nel gioco ma che spesso si perdono o vengono sottovalutate nel classico ambito in cui ci si limita a un dogfight uno contro l’altro…” ci spiega Roberto di Meglio.“Le abilità uniche di certi velivoli, le modifiche all’armamentario dell’aereo, e quindi le strategie che emergono da queste più sottili differenze, ma che in uno scenario particolare possono fare una grande differenza.”
Ma è opportuno anche chiarire che laddove Ares si sta attrezzando per agevolare il gioco organizzato con prodotti dedicati, l’agire attivamente per spronare e organizzare tornei ed eventi è ancora lasciato all’iniziativa di singoli distributori, negozianti e appassionati.

A questo punto volgiamo le nostre domande verso un progetto KS di grande successo, ma che si è rivelato anche molto impegnativo per Ares Games: Sword & Sorcery, il dungeon crawler sviluppato dalla Greemlin Project.
"Intendiamo rispettare la scadenza del KS, per la quale stiamo lavorando alacremente." Se per Maggio il lavoro di pre-produzione sarà finito, per Ottobre il gioco sarà in mano ai backer. Il lavoro è enorme, ci spiegano, in quanto il singolo pacco KS contiene quello che normalmente verrebbe pubblicato nell’arco di un anno. Lo sviluppo di tutto quelo che c’è nella scatola base è di fatto terminato, quindi gli sforzi si stanno focalizzando sul design e playtest degli scenari aggiuntivi; anche la maggior parte degli stampi per le miniature sono pronti. "Stiamo comunque approntando dei “Piani B” per riuscire a soddisfare i backer anche in caso di eventuali ritardi, come ad esempio rilasciare gli scenario in PDF, per consegnare poi la copia fisica non appena sarà realizzata".

Sulla scia di questo resoconto ci viene illustrata anche la situazione  di altri titoli che hanno terminato il loro processo produttivo.
Sono finalmente arrivati a casa dei backer, anche se con qualche mese di ritardo, i Bombardieri “Giants of the Sky” mentre proprio in questi giorni in America sono usciti  Quick Pick e Odyssey, quest’ultimo in dirittura di arrivo anche sugli scaffali italiani grazie alla distribuzione Devir. Appena arrivate nei negozi anche le due espansioni di Galaxy Defenders: Quinta Colonna e Elite Alien Legion. Inoltre Age of Conan riceverà un’espansione intitolata Adventures in Hyboria, che dovrebbe arrivare ai backer per fine Marzo e ai negozi verso Aprile, con un contestuale rilancio della scatola base.

Volgendo invece lo sguardo al futuro, ma sempre rimanendo focalizzati sule linee principali, scopriamo che Wings of Glory WW1 e WW2 e Sails of Glory continueranno ad espandersi ed evolversi. La nuova scatola base di Wings of Glory WW2 avrà un focus tematico sulla Battle of Britain, dove già saranno inseriti alcuni degli elementi per il gioco continuativo che saranno maggiormente esplicitati nel Campaign & Scenario Pack, garantendo cosi un pò più di coesione storica tra gli scenari.
Il sistema di Sails of Glory rimane sul periodo napoleonico ancora per tutto il 2016, con due gruppi di uscite già programmate e un set di carte abilità per Capitani Ammiragli e Ciurme, sullo stile dei mazzi di Assi per Wingsof Glory. Di eventuali riambientazioni di questo sistema di combattimenti navali, se ne riparlerà forse nel 2017.
Come già sappiamo, la linea Guerra dell’Anello vedrà l’uscita di Warriors of Middle-earth con anche un’edizione limitata dell’Anniversario che offrirà figure dipinte a mano; un totale di 48 miniature dipinte in aggiunta alle altre classiche componenti del box.

Ma che dire delle novità? Ci saranno sorprese per Ares nel 2016?
La risposta è stata un deciso < Si >.
Innanzi tutto lo studio è al lavoro su un nuovo gioco sviluppato da Maggi e Nepitello che si colloca come un prequel alla Guerra dell’Anello, coprendo il viaggio della non ancora formata compagnia dell’Anello dalla Contea fino a Rivendell. Il gioco avrà ovviamente elementi simili a Guerra, ma offrirà un’esperienza di gioco molto diversa, più focalizzata e meno di respiro epico. Titolo provvisorio: Hunt for the Ring. Allo sviluppo di questo gioco in realtà partecipa anche un altro designer, ma per il momento c’è un certo riserbo nel comunicare i dettagli, dovremo attendere ancora un po’ di tempo anche solo per sapere di che genere di gioco si tratta.

Ci viene poi illustrato il simpatico prototipo di Behind the Throne,un titolo per 2-4 giocatori, che si spera sarà di uscita in estate.Trattasi di un gioco di carte centrato sulla meccanica del Push Your Luck e realizzato in collaborazione con lo studio di sviluppo ucraino IGames, non per nulla gli autori sono Oleksandr Nevskiy e Oleg Sidorenko, che potreste conoscere per Pirates of the 7 Seas o Mysterium/Il Sesto Senso. Il gioco riproduce una sfida tra società segrete che operano all’ombra del trono per detenere il vero potere sul regno, per farlo i giocatori cercano di controllare i diversi personaggi che popolano la corte.
Vediamo il sistema di gioco in estrema sintesi. Ad ogni turno il giocatore di mano gira una o più carte da un mazzo rappresentanti alcuni di questi personaggi, una alla volta. Ogni carta oltre a indicare il tipo di personaggio, riporta un valore numerico; per ogni carta che gira il giocatore sceglie se fermarsi e incassare o girare ancora rischiando di sballare se estrae un valore più alto della carta precedente. Durante i vari turni chi ha più personaggi di un certo tipo ha il controllo sui poteri speciali che essi possiedono, permettendo al giocatore che li domina di influenzare le vari fasi del gioco, dalla pesca delle carte al loro scambio, all’ordine nel turno, ad effetti speciali che si attivano in caso di carte uguali, fino al distruggere carte nelle collezioni avversarie.

Il mazzo è strutturato per offrire sempre un’interessante scelta di fondo: a inizio partita i giocatori vorranno poteri forti che però hanno valore basso in termini di vittoria finale, mentre a fine partita saranno ambite le carte di valore elevato che però offrono poteri meno forti se non addirittura handicap.
Per quanto il tempo di prova di Behind the Throne sia stato molto limitato, il gioco ci è sembrato girare molto bene, e non pensiamo che una partita possa durare più di 20 minuti. Dimensioni della scatola e fascia di prezzo ci fanno pensare che il gioco sia un proseguio della linea  inaugurata con Jolly Roger, ma l’esperienza offerta da questo è decisamente meno da party game.

Successivamente mettiamo mano al prototipo di un gioco di Carlo Rossi, che ci è subito apparso molto simpatico e promettente: Dungeon Time!
È un altro card game, questa volta cooperativo e… in tempo reale! Ci viene presentato come una sorta di ibrido fra Mamma Mia e Space Alert. I giocatori vestono i panni di un classico gruppo di avventurieri fantasy che devono affrontare missioni per giungere alla vittoria finale. Questo avviene grazie a un mazzo costruito a inizio partita con un certo numero di carte missione mescolate alla carte  equipaggiamento. Alcune carte sono date ai giocatori a inizio partita, le altre si pescano dal mazzo durante la partita.
Le carte missione mostrano un elenco di “ingredienti” necessari al completamento della stessa: due spade, tre mappe, una coppa d’oro… cose così. Quando una di esse viene giocata tutti contribuiscono a risolverla come possono, usando le carte equipaggiamento che hanno in mano. Nel caso nessuno abbia le carte necessarie a soddisfare i requisiti, è possibile scartare e ripescare una carta alla volta, ma ogni scarto esce del tutto dalla partita; questo significa che scartare aiuta a trovare quello che serve adesso ma rischia di eliminare elementi necessari per future missioni. Come aiuto, una plancia rappresenta lo zaino degli avventurieri, in cui è possibile “scartare” un limitato numero di carte senza che vadano perse.
Sembra una sdifa facile. Tranne per il fatto che il tutto avviene in tempo reale, con solo 5 minuti totali per riuscire ad arrivare alla fine dell’intero mazzo di carte!

Oltre a quanto abbiamo già visto, per diversificare un po’ le dinamiche di gioco sono in sviluppo anche delle ulteriori caratterizzazioni come i personaggi con i propri poteri speciali o le missioni legate tra loro con specifici temi.
Data la natura cooperativa del tipo di sfida, il gioco è strutturato per avere un livello di difficoltà crescente: di partita in partita è possibile costruire il mazzo selezionando il gruppo di missioni con cui mettersi alla prova, sempre più difficili man mano che i giocatori diventano più abili e smaliziati. Dungeon Time permetterà di giocare fino a 5 persone, offrendo chiaramente anche la possibilità di provarlo in solitario.

Proiettandoci ancora più nel futuro, c’è ancora un altro gioco di Carlo Rossi all’orizzonte, dal nome provvisorio di Divinity Derby. Si tratta di un gioco di corse e scommesse che in qualche modo ricalca le meccaniche già viste di “condivisione” della mano di carte di Hab & Gut. Ma questo gioco è veramente ancora in pieno sviluppo, ne riparleremo sicuramente nei mesi a venire.

Al termine di questo piacevole incontro possiamo ben dire che, a conferma delle intenzioni già condivise negli anni passati, la Ares Games continua spedita nello sviluppo delle sue linee più consolidate e apprezzate in tutto il mondo, e nel contempo accresce ogni anno il proprio catalogo con alcune nuove proposte sempre originali e firmate da autori prestigiosi. La bella notizia di quest’anno, è che possiamo già contare su una realtà che sembra ben intenzionata a portare questi giochi anche nel nostro paese, non ci rimane che attendere speranzosi gli annunci delle prossime edizioni italiane dei giochi Ares.

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