giovedì 14 Novembre 2024

Spiel des Jahres – Il presidente di giuria commenta l’annata ludica

Se dopo aver conosciuto i titoli dei vincitori dello Spiel des Jahres e del Kennerspiel des Jahres vi siete chiesti come abbiano potuto vincere “proprio quei due” o come sia possibile che il vostro gioco preferito non sia finito neanche tra i raccomandati, magari riuscirete a comprendere meglio l’opera di selezione dopo aver letto quest’analisi del presidente della giuria.
Tom Felber ha pubblicato questo articolo prima dell’annuncio dei vincitori, attraverso un’analisi dei tantissimi candidati  il presidente tira le somme sulla produzione ludica di quest’anno e chiarisce alcuni dei criteri che hanno automaticamente escluso parecchi giochi in concorso.

Commento del Presidente dello “Spiel des Jahres” all'annata ludica 2014

La giuria si è riunita. Ogni anno lo stesso rituale: per parecchi giorni i giurati si immergono in un mare di giochi per poter trovare nella massa di scatole quelle in cui si nascondono le perle e portarle in superficie. Quest'anno la giuria ha voluto dare risalto a 25 titoli dell'ultima annata. Questi sono stati divisi in tre categorie, contrassegnate dai colori ormai noti: blu per i giochi per bambini, rosso per quelli destinati a tutti, antracite per quelle persone già più esperte di giochi. Giusto per ricordarlo: la linea di demarcazione tra il rosso e l'antracite corre sullo sforzo che è necessario per strappare il biglietto d'ingresso al mondo ludico. In ognuna delle tre categorie la giuria ha poi nominati tre finalisti per il premio principale.

Il gioco analogico, “classico”, vive ancora. Mai sinora la giuria si è trovata a dover valutare tanti giochi nella categoria antracite del gioco per intenditori come quest'anno. E nella massa si trovano anche giochi di classe. Questo si può notare anche dal fatto che in questa categoria sono finiti nella lista dei consigliati più giochi rispetto agli anni precedenti. Nel complesso l'ampiezza delle tre liste diventa quindi un po' più equilibrata. Degna di nota è anche la crescente internazionalizzazione dei giochi e dei titoli.

Alla ricerca di impulsi freschi la giuria trova sempre più spesso qualcosa di interessante fuori dal cerchio dei classici editori tedeschi. Allo stesso modo i redattori tedeschi, con uno sguardo a l'internazionalizzazione dei giochi, ricorrono sempre più spesso a titoli comprensibili anche in lingue diverse dal tedesco. Nelle liste rossa e antracite c'è un unico titolo che tiene alta la bandiera della lingua tedesca.

Quest'anno non c'è un trend ludico riconoscibile. Domina la varietà, sia per quanto riguarda i temi che per quanto riguarda i sistemi di gioco. Come sempre parecchi giochi sono ambientati in epoche passate o in mondi lontani. Gli autori e gli editori ci spediscono nell'antica Roma, in un bazar turco, sul Titanic mentre affonda, a costruire binari in Siberia, in viaggi d'esplorazione nei Caraibi oppure in gilde, parchi e castelli del medioevo, barocco e rococò. Proprio quest'ultimo caso ci mostra come sia sempre possibile inventarsi qualcosa di tematicamente nuovo. La sartoria è un tema fresco e assolutamente fuori dal comune, che concorre al titolo di gioco per intenditori con la pacifica colonizzazione del mediterraneo e l'animato commercio di un mercato orientale.

Tra i nominati per lo “Spiel des Jahres” invece si va dallo scommettere alle corse di cammelli, al collezionare pietre preziose nell'atelier di un gioielliere, all'indovinare concetti nel mondo dei pittogrammi. La giuria, anche quest'anno, ha tentato di rispecchiare nelle liste la grande varietà di esperienze che possono essere provate giocando, così che ci sia qualcosa per ogni gusto, ogni esigenza, ogni gruppo e ogni età. Con “Concept”, “Camel Up” e “Blood Bound” sono presenti tre giochi che possono essere giocati in gruppi più numerosi di quelli che di norma si raccolgono attorno al tavolo del soggiorno, mentre “Love Letter”, “Guildhall” e “Potato Man” permettono delle grandiose esperienze ludiche pur avendo una confezione tascabile.

Ma perché tanti altri giochi non sono riusciti ad entrare nelle liste? E' inevitabile che manchino buoni giochi nelle liste dei consigliati. La giuria, con un procedimento lungo e complicato, anche quest'anno ha dovuto scartare parecchi giochi promettenti, spesso non a cuor leggero. Da un lato la concorrenza è tanta e la giuria vuole mantenere le liste comprensibili, dall'altra la giuria è stata molto più coerente che in passato e non ha chiuso un occhio di fronte a regolamenti difettosi o gravi mancanze nei materiali. Al termine delle discussioni tutti i giochi sono stati ricontrollati uno ad uno per verificare che regolamenti e materiali superassero le soglie minime di qualità che la giuria si era prefissa. Molti giochi originali sono stati cancellati dalle liste perché i regolamenti presentano difetti che alzano inutilmente la soglia d'ingresso. Spesso questo fenomeno ha riguardato giochi originariamente pubblicati in lingua straniera e poi localizzati per il mercato tedesco senza adattare il layout o l'impostazione del regolamento alla qualità tedesca. Anche per quanto riguarda i problemi legati ai materiali la giuria è dovuta intervenire sulle liste: se ad esempio si usano delle pedine per bluffare, diventa un problema quando queste sul retro hanno una venatura che rende i singoli valori riconoscibili.

Un'altra cosa la giuria però non la ha fatta di proposito: contemplando, a scelta fatta, le copertine dei quindici giochi consigliati nelle liste rossa e antracite, è saltato all'occhio il gran numero di donne che sono ritratte sulle copertine di otto su quindici giochi. Un record! Se sia un caso o solo l'inizio di un trend che tenderà a far sparire gli uomini barbuti dalle copertine però la giuria non può prevederlo.
La corsa al premio principale è aperta. Le discussioni interne alla giuria hanno mostrato che quest'anno non c'è un chiaro favorito in nessuna delle due categorie. I premi verranno assegnati il 14 luglio a Berlino in una conferenza stampa. Fino ad allora i giurati saranno impegnati a provare i sei giochi nominati, verificandone di nuovo e con nuovi giocatori il sistema di gioco, il fascino ed il divertimento.

Tom Felber

(Articolo originale – traduzione a cura di Fabrizio Paoli)

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